Una famiglia per chi non ce l’ha
Ogni bambino ha diritto a crescere con chi lo ha generato in una ambiente familiare, in un’atmosfera di felicità, amore e comprensione, per il pieno e armonioso sviluppo della sua personalità.
Tuttavia, in tutti i paesi del mondo vi sono bambini che vivono in condizioni eccezionalmente difficili e tali bambini hanno bisogno di speciale considerazione. I bambini che risultano soli e senza alcuno che possa concretamente prendersi cura di loro, nel loro stesso paese di origine,allora quei bambini hanno diritto ad una nuova famiglia e l’adozione internazionale ha come scopo quello di dare una nuova famiglia al bambino che ne è privo. Le coppie che intendono adottare un minore straniero devono presentare al Tribunale per i minorenni di competenza non più una domanda, ma una “dichiarazione di disponibilità”: la domanda è una offerta, offerta di disponibilità ad accogliere come figlio un bambino abbandonato.
L’adozione di un bambino non è più un diritto: coloro che adottano offrono, non chiedono, e tanto meno pretendono.
La coppia desiderosa di adottare non è più l’attore principale, ma una risorsa da utilizzare in caso di bisogno. Il soggetto principale, il protagonista della procedura deve essere il bambino.
Come per l’adozione nazionale, l’adozione internazionale è consentita ai due coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni. Tra i coniugi non deve sussistere e non deve avere avuto luogo negli ultimi tre anni, separazione personale neppure di fatto.
L’età degli adottanti devi superare di almeno 18 e non più di 45 anni di età dell’adottando.
Non è preclusa l’adozione quando il limite massimo di età degli adottanti sia superato da uno solo di essi in misura non superiore a dieci anni.
La coppia che ha maturato o che sta maturando l’idea di dichiararsi disponibile all’adozione compie spesso il primo passo ufficiale chiedendo informazioni a coppie di amici che hanno già adottato, oppure rivolgendosi alle più svariate fonti di informazioni, per poi, alla fine, approdare alla struttura pubblica.
La recente legislazione introduce un costante punto di riferimento istituendo gli enti autorizzati. Fra tali enti si colloca la Brutia Onlus, autorizzata all’espletamento di pratiche adozionali nel territorio regionale della Calabria, ed opera, attualmente, in Ucraina e Romania.
Il primo contatto con l’Associazione potrà essere preso telefonando alla segreteria e concordando un appuntamento presso la sede. Nel corso di questo primo incontro verranno fornite preliminari informazioni ai coniugi adottanti sulle normative che regolano l’adozione internazionale nei vari paesi stranieri, nonché sul contesto normativo italiano riguardante l’istituto dell’adozione ed il diritto di famiglia nel nostro paese; seguiranno informazioni relative all’attività svolta dall’associazione, nonché all’assistenza offerta.
Il secondo incontro la coppia lo avrà con gli operatori del Consultorio tecnico Scientifico, per approfondire le tematiche personali, i desideri e le motivazioni che spingono la coppia all’adozione.
A questo punto le coppie che intendono continuare il percorso di preparazione prospettato dalla Brutia Onlus e che manifestano la disponibilità ad adottare, verranno inseriti negli incontri di gruppo organizzati con gli operatori sociali dell’Associazione.
La coppia verrà quindi informata sulla documentazione richiesta dal paese straniero; tale documentazione, da consegnarsi presso la sede verrà controllata e verificata prima di essere spedita all’estero ove la coppia verrà iscritta presso l’Autorità straniera, la quale invierà all’Associazione la proposta di incontro con il minore da adottare; il consenso prestato dalla coppia verrà comunicato all’Autorità straniera.
Prima della partenza la coppia verrà informata dettagliatamente sul paese straniero nel quale dovrà recarsi, dove comunque verrà assistita per tutto il periodo del soggiorno dai referenti dell’associazione Brutia, organismi che per nome o per conto dell’Ente operano all’estero e dai quali l’Associazione esige la massima serietà, precisione e disponibilità.
Quando il minore arriverà in Italia, L’Associazione Brutia continuerà a seguire la coppia nella fase post adottiva, assistendo il nuovo nucleo familiare, relazionando sull’andamento dell’inserimento.
L’Associazione, pertanto, accompagnerà la coppia per tutto l’iter dell’adozione, informandola sul paese straniero, sulla procedura e sulle reali possibilità di riuscita, sugli adempimenti burocratici da assolvere sia prima che dopo l’adozione, sul referente straniero e sulle sue funzioni, curando i rapporti fra la coppia ed il referente straniero medesimo, svolgendo su incarico della coppia che abbia già ottenutola declaratoria di idoneità la procedura di adozione, impegnandosi a seguire una metodologia operativa corretta e verificabile.
Nella sua attività, la Brutia Onlus offrirà comunque assistenza e sostegno al nuovo nucleo familiare senza limiti di tempo alcuno. L’Ente rimarrà sempre e comunque al fianco della famiglia adottiva.