INFORMAZIONI SULL’ ITER DI ADOZIONE INTERNAZIONALE IN BULGARIA
Si informano i coniugi che le notizie riportate nel presente documento sono suscettibili di variazioni: invero il Paese straniero può apportare all’intera materia modifiche legislative alle quali l’Ente Autorizzato e la coppia devono adeguarsi
BULGARIA
Nome completo del paese |
Repubblica di Bulgaria |
Popolazione |
7.707.495 abitanti (tasso di crescita demografica -1,14%) |
Superficie |
110.912 kmq |
Lingue |
bulgaro. La lingua turca e quella zingaresca sono parlate dalle minoranze |
Nazionalità |
85% bulgari, 8,5% turchi, 2,6% gitani, 2,5% macedoni, 0,3% armeni, 0,2% russi |
Religioni |
85% ortodossa bulgara, 13% musulmana, 0,8% ebraica, 0,7% cattolica, 0,5% protestante, gregoriana armena |
Capitale |
Sofia (1.092.600 abitanti) |
Ordinamento Statale |
Repubblica Parlamentare |
Primo ministro |
Simeon Borisov Sakskoburggotski (ex re Simeone II) |
In materia minorile la Bulgaria ha ratificato recentemente la Convenzione dell’Aja, e l’entrata in vigore della stessa ratifica è del 1° settembre 2002. La legge che disciplina attualmente l’adozione internazionale in Bulgaria è il Codice di famiglia, modificato con GU N°63/2003 e l’Ordinanza N° 3 del Ministero dalla Giustizia del 3.09.2003.
La conoscenza della realtà bulgara si avvale principalmente dell’apporto del nostro referente locale, Fondazione “ANIDO”, specializzata in diritto internazionale, In linea con i Suoi principi abbiamo stipulato un accordo di collaborazione nel campo della cooperazione allo sviluppo e, nel caso della possibilità effettiva di operare, ove altri canali di recupero del minore nel paese e della famiglia di origine non siano percorribili, dell’adozione internazionale.
Per quanto concerne l’ambito delle adozioni internazionali, la procedura di adozione in Bulgaria è la seguente:
- i coniugi, predisposto il dossier dei documenti in base alle indicazioni fornite nel contesto di un apposito incontro, consegnano lo stesso all’Ente Brutia onlus che provvede all’invio dello stesso nel paese straniero;
- i referenti si occupano di far tradurre e legalizzare il dossier e, attraverso l’ente accreditato bulgaro Fondazione “ANIDO”, lo depositano presso il Ministero della Giustizia (Autorità Centrale);
- il Ministero della Giustizia, verificata la regolarità dei documenti, esprime parere in merito e registra il fascicolo della coppia; nell’arco di tre mesi circa si ottiene il numero di registrazione presso la banca dati dei coniugi aspiranti all’adozione di minori;
- la legislazione del Paese straniero non individua un termine temporale perentorio entro il quale l’Autorità Centrale dovrà effettuare l’abbinamento; di conseguenza diventa difficile per l’Ente autorizzato una quantificazione dei tempi necessari per la definizione della procedura adottiva. I tempi che vengo indicati sono necessariamente connessi alla quantificazione dei tempi osservati dal Paese straniero per il passato.
-il Ministero della Giustizia propone l’abbinamento del bambino con la coppia comunicandolo direttamente all' Ente Brutia insieme al dossier del bambino.
-la Fondazione "ANIDO" trasmette all’Ente Brutia il dossier ufficiale del Ministero della Giustizia con integrazione di relazione redatta dalla Fondazione (con annesso materiale audio visivo);
- l'Ente Brutia onlus segnala il minore alla coppia adottiva la quale firma il consenso all’incontro con il minore (consenso e/o diniego al proseguimento dell’ iter adottivo) che viene trasmesso nel Paese straniero per le ulteriori fasi procedurali;
- la coppia compie il primo viaggio in Bulgaria (il tempo di permanenza previsto è di 7 giorni a Sofia o nella città di istituzionalizzazione del bambino) entro 2 mesi dalla comunicazione (data dell’abbinamento) del Ministero di Giustizia bulgaro (entro 60gg la coppia deve dare il consenso – il termine è perentorio);
- l’accompagnatore / interprete accolgono la coppia all’aeroporto e l’accompagnano in albergo;
- il rappresentante della Fondazione referente della Brutia unitamente all’ interprete accompagnano la coppia a conoscere il bambino;
- la coppia dovrà frequentare il minore abbinato per una durata di quattro giorni per dare la possibilità al minore ed ai coniugi di conoscersi;
- prima del rientro in Italia i coniugi firmano a Sofia il consenso all’adozione avanti ad un notaio; il documento apostillato e tradotto viene trasmesso all’Ente Brutia per la richiesta alla Commissione per le Adozioni Internazionali dell’art.17 (permesso preventivo di ingresso) che dovrà essere trasmesso all’ufficio competente del Ministero della Giustizia bulgaro per avviare la procedura giudiziaria di adozione;
- la coppia rientra in Italia e rinnova, eventualmente e su espressa richiesta, la documentazione (i documenti hanno una validità di 6 mesi);
- L’Avvocato delegato dalla coppia segue l’iter burocratico fino alla sentenza che stabilisce l’adozione definitiva (il periodo della procedura bulgara dura circa 4 mesi);
- La sentenza viene pubblicata in udienza seduta stante;
- la stessa passa in giudicato dopo 7 giorni dalla pubblicazione;
- dopo il passaggio in giudicato della sentenza, viene rilasciato il nuovo certificato di nascita con il nuovo nome (eventualmente) e il cognome dei genitori adottivi e dopo altri 7 gg alla Questura di Sofia -Ufficio passaporti viene fornito d’ufficio il nuovo codice fiscale del minore, solo allora si può chiedere il rilascio del nuovo passaporto internazionale del bambino che si riceve in 4 giorni (i tempi indicati sono suscettibili di variazione nel caso in cui si richiede il rilascio con “urgenza”);
- il referente ottenuta tutta la documentazione (sentenza, nuovo certificato di nascita, certificato conformità Convenzione de L’ Aja), traduce, legalizza ed invia all’Ente Brutia che potrà richiedere alla CAI il permesso di ingresso;
- emessa l’autorizzazione all’ingresso la coppia compie il secondo viaggio in Bulgaria (il tempo di permanenza previsto è di circa 5/7 giorni);
- durante questa seconda permanenza la coppia sempre accompagnata dall’ interprete, ritorna a Sofia per il disbrigo delle ultime formalità (Ambasciata italiana, passaporto) prime del ritorno in Italia;
La responsabilità ed il controllo della procedura sono affidati al referente, che si fa carico, per il corretto prosieguo dell’iter burocratico, dell’accompagnamento e del sostegno alle coppie durante la fase strettamente procedurale, anche tramite la collaborazione degli esperti e dei professionisti con cui la Fondazione è in contatto.
L’incontro con la Fondazione “ANIDO” e con i Suoi collaboratori in Bulgaria, ci ha permesso di riconoscere finalità comuni che, in linea con quanto previsto dalla normativa in oggetto, intendiamo sostenere attraverso diversi strumenti:
• supporto materiale ed economico alla famiglia naturale, nonché consulenza volta a prevenire l’abbandono del minore;
• miglioramento delle condizioni di vita del minore in stato d’abbandono dalla nascita nei casi di impossibilità di recupero familiare e definizione dello status legale del bambino stesso: promozione del diritto d’identità e ricerca di una soluzione permanente per la tutela del minore;
• sviluppo delle infrastrutture nelle divisioni provinciali per la tutela dei diritti del minore, con sostegno finanziario per l’assunzione di personale adeguatamente formato;
• stanziamento di fondi per attività di formazione e assunzione di assistenti d’infanzia; • ristrutturazione di alcuni Istituti di assistenza e Case famiglia in stato di degrado.
Riteniamo che i progetti più direttamente legati ad un discorso culturale o di reinserimento familiare dei minori – quali stiamo portando avanti in realtà con cui operiamo da qualche anno -richiedano rapporti consolidati da un adeguato tempo di permanenza nel Paese.
Come Associazione intendiamo dunque avviare, da un lato, interventi di risposta ai bisogni più immediati, e dall’altro operare con progetti di più ampio respiro. Il concetto di sussidiarietà dell’adozione internazionale fa parte del nostro spirito di azione, rientrando nell’ottica dell’attività quotidiana. Il nostro stesso statuto fa cenno ad un approccio del genere, tanto che progetti in tal senso sono già stati
avviati, in Italia ed all’estero (reinserimento familiare di minori in stato di abbandono, sostegno a distanza, formazione professionale all’estero, progetti educativi su famiglie a rischio, ecc.). Si tratterebbe di continuare a proporre una metodologia che, nell’assoluto valore della persona e del minore in particolare, si muova verso il bene del minore stesso e della famiglia, con tutto ciò che questo comporta in termini di benessere qualitativo della vita del bambino e, certo, dei genitori, naturali o adottivi che siano.
Il punto di partenza di ogni intervento nei confronti dei bambini e delle loro famiglie è costituito dal riconoscimento dell’essere persona di ognuno. La possibilità di offrire una compagnia umana, partendo dal bisogno primario nella speranza di costruire un luogo in cui il messaggio del valore della persona e della famiglia venga accolto e da qui si parta per la proposta di una cultura diversa, capace di rispondere al desiderio di felicità di ogni uomo, donna, bambino, indipendentemente dalla provenienza e dal suo vissuto.
Tutto ciò è possibile soltanto se le coppie si renderanno disponibili con aiuti economici (donazioni in denaro, devoluzione del 5 per mille, volontariato da espletare presso le sedi dell’Ente, promozione di campagne di sensibilizzazione ecc.)
AMBASCIATA D'ITALIA IN BULGARIA
ul. Shipka, 2 - 1000 SOFIA
Tel: 00359-2-9217300
Fax: 00359-2-9803717
Numero telefonico d'emergenza (notturno e festivo): 00359 (0) 48874453
e-mail:
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Sito: www.ambsofia.esteri.it