INFORMAZIONI SULL’ ITER DI ADOZIONE INTERNAZIONALE IN BIELORUSSIA
Si informano i coniugi che le notizie riportate nel presente documento sono suscettibili di variazioni: invero il Paese straniero può apportare all’intera materia modifiche legislative alle quali l’Ente Autorizzato e la coppia devono adeguarsi
BIELORUSSIA
Popolazione |
9.464.000 abitanti (2012) |
Superficie |
207.600 kmq |
Densità |
49 ab/Km² |
Lingue statali |
bielorusso, russo |
Nazionalità |
Bielorussi (78%), Russi (13%), Ucraini (4%), Polacchi (4%) |
Religioni |
cristiani ortodossi orientali (grande maggioranza), cattolici |
Capitale |
Minsk (1.700.000 abitanti) Altitudine: 234 metri sul livello del mare |
Mortalità Infantile |
11,4% 1999 |
Crescita Annua |
-0,6%(1995-2000) |
Altre città importanti |
Vitebsk, Gomel, Mogilev. |
Ordinamento Statale |
Repubblica Presidenziale |
Presidente |
Alexander Lukashenko |
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Ambasciata della Repubblica Belarus in Italia |
Via delle Alpi Apuane, 16 00141 ROMA telefono 068208141 fax 06/82002309 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. |
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Visto d'Entrata |
Per poter entrare in Belarus occorre il passaporto e il visto. A partire dal 1° ottobre 2000 vige l'obbligo di munirsi di una polizza assicurativa medica sanitaria riconosciuta dalle Autorità locali che può essere pagata direttamente ai punti di frontiera aeroportuali e terrestri. |
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Valuta |
Rublo bielorusso |
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Alture principali |
La Belarus è un paese pianeggiante, l'unica montuosità importante è: Gora Dzerzienskaja 346 m |
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Fiumi principali |
In Belarus ci sono circa 20.000 fiumi, i più importanti: Dnepr 2201 Km (totale, compresi tratti russo ed ucraino), Dvina Occidentale 1020 Km (totale, compresi tratti russo e lettone), Neman 937 Km (totale, compresi tratti lituano e russo), Pripjat 779 Km (totale, compreso tratto ucraino), Berezina 585 Km |
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Laghi principali |
In Belarus ci sono circa 10.000 laghi, il più importante: Ozero Vilija 100 Km² |
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Clima e temperature medie |
Il clima è continentale. L'inverno lungo e rigido con neve e gelo per circa 4 mesi; la primavera e l'autunno sono molto brevi; l'estate è breve, calda con frequenti mutamenti di tempo. Abbigliamento consigliato: è necessario l'abbigliamento per tutte e 4 le stagioni, avendo cura di prevedere sia gli abiti pesanti per il freddo invernale, sia quelli leggeri per il caldo estivo. Di seguito indichiamo le temperature medie durante l'anno mese per mese:
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Fuso Orario |
+ 1 ora rispetto all'Italia. Utilizzo dell'ora legale. |
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Prefisso telefonico dall'Italia verso la Belarus |
00375+prefisso località+numero telefonico |
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Prefisso telefonico dalla Belarus verso l'Italia |
81039+prefisso località+numero telefonico |
Situata nell’Europa orientale, la Bielorussia (o Russia Bianca) conta circa 10 milioni di abitanti, per un territorio di poco superiore ai 200.000 km² come estensione. La sua capitale è Minsk, mentre altre città importanti sono Moghilev, Gomel, Brest, Vitebsk e Grodno (che sono anche capoluoghi di regione).
Benché priva di sbocchi sul mare, questa nazione vanta una rete idrica piuttosto sviluppata; prettamente agricola, con una densità di 50 abitanti per chilometro quadrato, possiede un territorio prevalentemente pianeggiante, con alcuni piccoli rilievi, di modesta entità.
Nell’ambito politico la Bielorussia ha visto riconosciuta la propria indipendenza dall’URSS il 25 agosto 1991, dopo circa un anno (27 luglio 1990) dalla dichiarazione della stessa. Dopo pochi mesi, l'8 dicembre, Russia, Bielorussia e Ucraina decidono di formare la Confederazione degli Stati Indipendenti, ponendo così virtualmente fine all’Unione Sovietica.
L’attuale presidente della Repubblica Bielorussa Alexander Grigoryevich Lukashenko, eletto per la prima volta il 10 luglio del 1994 e riconfermato per ben due volte, sta attuando una forte politica di rivalutazione del prestigio nazionale. Negli utili anni l'unione Europea si è schierata contro la Bielorussia, minacciando anche sanzioni economiche, e gli USA sono arrivati a definire Lukashenko "L'ultimo dittatore d'Europa”.
La condizione in cui verte la Bielorussia è piuttosto complicata, ed un osservatore esterno non ha una sufficiente visione d’insieme per poter analizzare in modo esaustivo questi aspetti politico- sociali. Sostanzialmente distinta in città e campagne, la Russia Bianca evidenzia grandi differenza tra i centri urbani ed il resto del proprio territorio; gran parte della popolazione è, infatti, concentrata nella provincia di Minsk. Questo divario provoca facilmente una condizione di arretratezza nelle campagne, prospettando uno scenario poco differente dall’ambiente italiano del secondo dopoguerra mentre, per ciò che riguarda le città, non si notano grandi differenza dalle più blasonate “colleghe” europee.
Per capire alcune cause delle condizioni dell’odierna Bielorussia bisogna tornare ad un giorno di primavera di 21 anni fa. Il 26 aprile 1986 accadde qualcosa che cambiò decisamente il mondo. Durante quella notte il reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl, città ucraina a circa 100 da Kiev, esplose, riversando nell’aria una quantità impressionante di prodotti radioattivi. Le condizioni climatiche particolari di quel giorno, varie correnti d’aria e numerosi venti, spinsero gran parte di quegli inquinanti a riversarsi sul suolo bielorusso, avvelenando ogni cosa, in particolare nella regione di Gomel, situata a sud, (confinante proprio con l’Ucraina), peraltro oggi tristemente famosa per il gran numero di patologie sviluppate nei suoi più giovani abitanti. Quel disastro inflisse un duro colpo alla già precaria situazione bielorussa, provocando un ulteriore isolamento e determinando una situazione di arretratezza e difficoltà che solo il tempo potrà risolvere, anche se numerosi ma non ancora sufficienti sforzi sono stati già compiuti dal governo locale e da interventi internazionali. Dal punto di vista chimico-biologico le sostanze inquinanti che avvelenarono quelle terre hanno tempi di decadimento piuttosto lunghi, anche migliaia di anni. Questo significa che gran parte della produzione agricola di quelle zone, oltre ad essere illegale, è anche fortemente nociva e dannosa per l’organismo umano. Questa situazione, tuttavia, perdurerà per molti anni ancora.
Negli anni appena successivi nacquero in Italia numerose associazioni, fondazioni e Onlus che decisero di prendersi cura dei bimbi bielorussi, i più colpiti da quella tragedia. In seguito a tali iniziative, molti giovani iniziarono a venire in Italia (ma anche in altre nazioni, come ad esempio in Irlanda), per periodi di circa un mese, con lo scopo di migliorare le proprie difese immunitarie e per seguire una dieta più sana, senza trascurare l’importanza di questa “vacanza” anche a livello psicologico.